Ecco come festeggio il natale: aggiornando il blog. Beh, per me è fin troppo. Questo sarà indubbiamente il post più inutile che abbia mai scritto, ma lo faccio tanto per sparlare sulle formalità della sempre mediocre popolazione.
Cosa odio del natale? Tutto e niente.
Tutto, perché incrementa: l'assassinio degli animali, ignari e vittime ormai a prescindere; il consumismo, lo spreco di soldi e il riempire di merda le teste dei bambini; l'olezzo di falsità e ipocrisia; i film che triturano i coglioni con la solita pippa dello "spirito del natale"; le lucine colorate.
Niente: perché il natale non esiste, cioè, sarebbe il compleanno di Gesù. Oh, vecchi... ma capite? Siete fuori di brutto!
Come festeggerò ora? Guardando un film, magari finisco 2001: Odissea nello spazio, o magari guardo L'Esorcista, ché con la demenza filo-cattolica ci sta a palla.
Vabbè, dai. In realtà ora vado a mangiare il panettone, i datteri e a bere spumante. Ma prima vi voglio lasciare con un disco che esprime il senso del natale come lo intendo io: Ouzo - Less Bibles, More Doubts.
Ah, buon natale eh... e buon ano, se non ci tediamo prima!
P.s. - Sapete il detto "chi pianta datteri, non mangia datteri"? Quando piantate un dattero, prima che la pianta produca il frutto passa un secolo. Un secolo, vi rendete conto? Il dattero è il più classico dei frutti secchi natalizi. Il binomio vita/morte ci perseguita! :@
Prima di bruciare vivo il geniale e profondo Vanini, gli strapparono la lingua, perché egli, con essa, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo simili cose, mi vien voglia di bestemmiare questo Dio. Arthur Schopenhauer
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