Prima di bruciare vivo il geniale e profondo Vanini, gli strapparono la lingua, perché egli, con essa, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo simili cose, mi vien voglia di bestemmiare questo Dio.
Arthur Schopenhauer

domenica 27 settembre 2009

la rubrica della domenica #1

A chi sostiene che l'attitudine HC sia ormai obsoleta



Non ci sperate: l'HC sta bene, è in ottima forma e al passo coi tempi.

mercoledì 23 settembre 2009

piaghe e pieghe nelle lande d'Abruzzo

Tra le varie piaghe che affliggono l'umanità se ne aggiungono continuamente di nuove. Anche se oramai è anacronistico (io l'ho scoperto solo da pochi giorni), voglio parlarne lo stesso perché una cosa simile non può passare come una qualunque foglia secca in un ruscello, tuttalpiù come un mastodontico cadavere puzzolente, nauseabondo, marcio – e ancora: uno schifo umano insuperabile, inoltre un distillato di scatarrate dalle sembianze di un letamaio [suggerisce il Generatore d'Insulti] – che s'incastra tra le frastagliature del letto d'acqua.

Abruzzo: terra di sismi, morti, sopravvissuti e malumori. Pace a loro.

Italia: terra di buon cibo, belle donne, calcio, sole e mare; d'occultamenti, misteriose sparizioni di fascicoli e documenti, magagne, mare (ancora lui) e sabbia. C'è così tanta sabbia in Italia che viene da usarla al posto delle spezie, viene da farcirci torte. Quella della Campania è buona assai, se non altro perché ci sono dei rivenditori molto disponibili. Quelli hanno tanta premura di rendere felici i loro clienti che gli venderebbero pure la nonna, se servisse a disegnare un sorriso sul volto acquirente. Del resto qualcuno consigliava: “trasforma in denaro tutto ciò che ancora ha un prezzo...”. La lezione è stata imparata da chi ha origliato.

Dopo il terremoto d'aprile, vari mostri si muovono nelle lande d'Abruzzo: tra macerie e scavatrici c'è la paura di chi ha la testa allo scoperto o chiusa in una gabbietta di latta, chi auspica una rinascita imminente, e chi canta versetti per esplicitare un sentimento di cui non ci è dato comprendere il senso.
Tra quelli che se la cantano (perché l'italiano vero canta sempre, e con la chitarra in mano, non dimentichiamocelo) troviamo vari a... vari a... a... No ok, per convenzione lo scrivo. Sto pur sempre parlando di un contesto critico che va oltre i gusti le polemiche e le ideologie personali. In fondo c'è gente che soffre, per dio! E basta temporeggiare! Ok, mo lo scrivo.
Tra chi se la canta troviamo vari artisti (?) (qua l'elenco). Tra questi hanno trovato posto persino alcuni che, pur non suscitando in me un grande interesse auditivo, ho rispettato in passato o che rispetto (forse sarebbe più congeniale usare l'imperfetto): Morgan, Gianni Maroccolo, Frankie Hi Energy, Fabri Fibra, Elio e le Storie Tese, Casino Royale, Caparezza e Manuel Agnelli. Franco Battiato è intoccabile, via le malelingue!
Ok, ci sta tutta la partecipazione di Fibra, ché non è certo Jo Cassano e che per me è artisticamente morto nel 2004; così pure Morgan, che pur essendo uomo di cultura e pur avendo partorito due lavori da solista interessanti, sappiamo tutti quanto sia dedito alle stronzate e ai soldi facili; ci sta Elio e le sue Storie, perché in fondo sono graditi un po' da tutti; forse anche Frankie, perché sentirà la voglia di tornar a far parlare di sé, anche se ormai...; e nella lista del “ci sta” ci ficco pure il Manuel, che coi suoi ultimi lavori il mio retto ha dovuto lavorare molto – un esempio per tutti è il Paese è reale, con quei suoni da e per ragazzini, strutture banali, sillabazione del cantato ridicola, video che non si sa bene come definire.
Mi hanno stupito molto di più le presenze di Casino Royale, Caparezza e Gianni Maroccolo, che pur non essendo eccellenti sfornano comunque cose orecchiabili e a volte belle.
Ma diamo un'occhiata alle parole che questa bestiaccia immonda chiamata Artisti Uniti per l'Abruzzo ha pronunciato. Riporterò solo i passaggi salienti, se volete purgarvi col testo completo, lo troverete qui.

La parafrasi

nota: il corsivo evidenzia il testo rettificato commentato o spiegato da me


Shine on me (Cesare Cremonini)
Shame on you, Cesare Cremonini

Ma domani, domani / domani, lo so (Francesco Renga)
Lo so che si passa il confine, (Roberto Vecchioni)
E di nuovo la vita (Mauro Pagani)
sembra fatta per te (Giuliano Palma)
e comincia (Elio)
domani (Elio e Le Storie Tese, Vittorio Cosma)
domani è già qui (Jovanotti)
Ma che ce frega, ma che che ce 'mporta
se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua
a.k.a. domani è un altro giorno

Estraggo un foglio nella risma nascosto
scrivo e non riesco forse perché il sisma m’ha scosso (Caparezza)
Capare', ma che cazzo canti?!

Tra le nuvole e il mare si può fare e rifare (Claudio Baglioni)
con un pò di fortuna (Ron)
si può dimenticare. (Luca Carboni)
non ti avvilire! che ci vuoi fare?
è andata così, non ci pensare

oh oh oh (coro: Carmen Consoli, Antonella Ruggiero, Alioscia, Pacifico, Mango, Massimo Ranieri, Bluvertigo, Nek, Giuliano Palma, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Albano)
Un passaggio così intenso è inutile commentarlo, difatti è sottolineato già da solo 32mila voci.

Dove sarò domani che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani / Dove sarò domani, tendimi le mani, tendimi le mani (Marracash)
Ovviamente parla a Lui, Silvio.

Tra le nuvole e il mare
si può andare e andare (Laura Pausini)
sulla scia delle navi
di là del temporale (Carmen Consoli)
dalla vostra casa
vi conviene scappare
perché ci son tanti
che dovranno mangiare

e qualche volta si vede (Nek)
domani (Antonello Venditti)
una luce di prua (Nek)
e qualcuno grida: Domani (Antonello Venditti)
EH?! Come, scusa?

Come l’aquila che vola libera tra il cielo e i sassi
siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi
hai fatto il massimo e il massimo non è bastato e non sapevi piangere e adesso
che hai imparato non bastano le lacrime ad impastare il calcestruzzo
pensate che cambierà qualcosa? col cazzo!
tanto le stesse ditte ricostruiranno tutto
voi metteteci le lacrime
ché loro ci rimettono la sabbia

non siamo così soli (Giuliano Sangiorgi)
a fare castelli in aria (J Ax e Fabri Fibra)
No, no, decisamente.
Vedi gli innumerevoli edifici che cadono a pezzi pur senza l''esortazione di un terremoto.

non siamo così soli (Giorgia)
a stare bene in Italia (J Ax e Fabri Fibra)
Ma allora ditelo che volete pigliare per il culo!

Con un pò di fortuna si può dimenticare (Manuel Agnelli Afterhours)
E di nuovo la vita, sembra fatta per te (Mango)
Ma sì, infatti! Tutto si sistemerà da sé...


Ed ecco, ancora una volta, che gli italiani vengono descritti con proverbiali luoghi comuni, che pure è vero, talvolta: speranzosi, consegnati nelle mani della fortuna e del fato, sempre a guardare una luce lontana. Luce che li acceca, è il caso di dire.
Ma cosa avranno pensato? “Facciamo una canzoncina, così diamo l'impressione che ce ne fotta qualcosa”? Ok, la canzoncina si poteva pure fare. Ma che trattasse il problema reale, che parlasse – che so – magari della speculazione che è stata fatta e che si ripeterà? Butto lì...
Sarò malizioso io, ma questa cagata ha tutta l'aria di una cosa fatta per distrarre l'opinione pubblica già perfettamente inzaccherata.
A chi volesse accusarmi di essere eccessivamente critico, io posso rispondere: col cazzo!
Potrei parlare di centinaia di musicisti che stimo, e prova sarà il video con cui vi lascio, giacché in principio avevo parlato di questo qualcuno ripreso da altri: parole e musica contro la guerra e senza sensazionalismi inutili e/o zuccherosi.



Parole: Nedžad Maksumić; musica: C.S.I.



P.S. Un grazie a Simon, senza di cui tutto questo non sarebbe stato possibile: grazie per tutte quelle chicche di trash bassissimo che mi mostri strappandomi via dall'ignoranza che mi attanaglia.