Prima di bruciare vivo il geniale e profondo Vanini, gli strapparono la lingua, perché egli, con essa, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo simili cose, mi vien voglia di bestemmiare questo Dio.
Arthur Schopenhauer

mercoledì 26 agosto 2009

dio e le macellerie (post datato)

Un paio di mesi fa si è rotta la televisione che era in cucina. Interessante, vero? Al che mio padre dice che bisogna prenderne una nuova. “Ma no, cazzo” dico io, che arriva il colpo di culo e lui non ne tiene conto e vuole spendere quattrini per allontanare le buone nuove. Lui insiste col volerla comprare, “e va be',” concedo io, “ma prendine una normale”.
“No,” fa lui. “La prendo al plasma, così almeno non resteremo senza televisione quando la convertiranno in digitale per tutti”. E così mi arriva un mattone di rabbia sulla testa: no, il digitale terrestre no! E non sto qui a spiegare i motivi per cui sono contro al digitale perché credo che chi sia interessato a certi argomenti sia capace di formulare pensieri in proposito contando sulle proprie possibilità, e qua la chiudo.
Fatto sta che in cucina arriva uno schermo al plasma di circa 20 pollici, e con lui il digitale terrestre. Dopo qualche settimana penso che ormai quell'attrezzo malefico è là, e anche se gli do un'occhiata non faccio poi nulla di male. Tutti canali del cazzo, ovviamente. Ma ce n'è uno curioso: QOOB, nato da Mtv, mi pare. Un canale alternativo, ma non inteso come “stile”, proprio alternativo: nel senso che non ci sono pubblicità, ma solo cortometraggi, animazioni ed elaborazioni digitali; un canale che guardo quasi volentieri con il solo scopo di trovare qualche idea interessante per ricavarne qualche illustrazione che puntualmente dimentico, come qualunque altra cosa. E tralasciamo i pietosi aneddoti riguardanti la mia memoria da imbranato, ché talvolta mi si ritrova disperatamente bestemmiante in cerca delle chiavi che, senza accorgermi, ho in mano.

Torniamo a QOOB.
Un tot di settimane fa trasmettono un documentario diviso in cinque parti piuttosto interessante titolato The Norwegian Black Metal. In principio fanno una panoramica del Black Metal in quanto genere musicale, fino ad arrivare ai Gorgoroth, band estremamente vicina alle sette sataniche che negli anni novanta bruciarono un certo numero di chiese cristiane. La troupe raggiunge la casa del cantante Gaahl – uomo chiaramente intelligente, nonché buon pittore di quadri dalle forme espressioniste vicine alla Die Brücke – per intervistarlo. La casa è immersa nei boschi norvegesi e distante chilometri da altre abitazioni, per giunta priva di impianto idrico; il luogo è bellissimo, l'atmosfera inquietante.
Per quanto io non abbia mai nutrito simpatie nei confronti di satanisti, essendo decisamente molto ateo, alcune riflessioni esposte da Gaahl mi hanno affascinato, in particolare quando spiegava che la pecora cristiana necessita del pastore per potersi muovere, mentre la capra satanica, pur adorando il suo dio, è libera di muoversi individualmente in qualunque spazio voglia e senza soggezioni.
Ma curiosa è anche la storia della band e della forte provocazione lanciata in un tour nella cristianissima Polonia. Quando i Gorgoroth salgono sul palco, il loro aspetto non è certo tra i più rassicuranti (ma se osservate Gaahl non lo è neppure nei giorni comuni), la musica è devastante, il cantato minaccioso. Ma in Polonia avevano aggiunto qualche tocco in più.

Il 1 febbraio 2004, durante il concerto tenutosi a Cracovia nella religiosa Polonia, la band esibì teste mutilate di pecora impalate, un bagno di 80 litri di sangue di pecora, simbologia satanica, quattro ragazze nude, issate in croce e bagnate di sangue. Una delle ragazze svenne e la polizia intervenne con un mandato di investigazione per offese alla religione e violenza agli animali - nonostante le parti di pecora fossero state regolarmente acquistate in un mattatoio -, e la controversia sancì la fine del tour. (Wiki.)

Al solito la demenza e la mediocrità cristiana non ha confini, perché va bene ammazzare selvaggiamente delle pecore e raccoglierne il sangue, ma comprare quelle teste tagliate da un uomo pagato per farlo ed esporle in pubblico è, secondo alcune menti brillanti, un gesto chiaramente violento nei confronti degli animali... Già morti.
Del resto parliamo di una religione che in tempi di quaresima (correggetemi pure se sbaglio, perché io non ne so quasi un cazzo) al venerdì non permette di mangiare carne, usanza ancora più idiota se si considera che ci si può abbuffare di pesce. E in fondo è anche quella religione che afferma che la donna e gli animali esistono per servire l'uomo. Ma va be', anche qui ci vorrebbe un discorso a parte, che ancora una volta preferisco glissare per le stesse motivazioni che ho dato riguardo il digitale terrestre.

Torniamo a Gaahl, che in fondo l'unico motivo per cui ho scritto questo è solo per pubblicare il video che inserisco alla fine, in cui l'intervistatore pone una domanda e Gaahl, non ritenendola degna di risposta, dice (circa): “no, non credo che tu abbia capito le cose che ti ho detto”.
Intervistatore: “Cosa non ho capito? Potresti rispiegarmelo?”
Gaahl: “... ... ...”

la situazione di Massimo Coppola (e non solo)



un inizio...